” …e di borgate sparso nascose tra i pini e gli abeti tutto il verde Comelico”
G.Carducci
E’ ancora così, il Comelico, una verde vallata punteggiata da paesini ricchi di storia e tradizioni.
Come Campolongo, lontano quanto basta dal caos dei centri turistici più mondani; questo permette una pausa rigenerante, un contatto autentico con la Natura non troppo ingabbiata ed addomesticata dall’uomo, ma così com’è. Boschi ricchi di flora e fauna in cui è possibile trovare funghi e frutti di bosco tornando ad essere raccoglitori dei doni a noi offerti. Prati costellati di fiori selvatici in cui è un piacere sdraiarsi. E montagne, vere montagne, altere ed imponenti ad abbracciare il tutto. Passeggiate e giri in bicicletta con vari livelli di difficoltà rendono il territorio adatto anche agli sportivi che amano una vacanza più attiva.
Nei dintorni vi sono piccole perle come Costalta, paese popolato da artisti che ostinatamente proteggono storia e tradizioni dalla modernità; il Comelico Superiore con dei suggestivi sentieri abbelliti da sculture lignee e il suo museo Algudnei in cui si comprende l’importanza del Carnevale per questo territorio; S.Stefano, di cui Campolongo è frazione, raggiungibile a piedi attraverso una bella passeggiata non impegnativa che inizia a due passi dall’Hotel Villanova.
Se poi si vuole un po’ più di rumore allora Campolongo diventa una meta perfetta grazie alla vicinanza con i maggiori centri turistici dell’alto bellunese e della Val Pusteria, tutti raggiungibili facilmente: Sappada (7km) con le sue radici austriache ben visibili nelle case antiche, Auronzo (15 km) con il suo bel lago e lo shopping, Misurina (38 km) con le celeberrime Tre Cime di Lavaredo e una cornice montana incredibile, Cortina (49 km) per un’immersione nel glamour e per escursioni mozzafiato, San Candido (38 km) e gli altri paesi della Val Pusteria interessanti per molte ragioni tra cui la pista ciclabile che porta in Austria e che per ben 40km scorre in una dolce discesa che la rende divertente e affatto complicata.
Un capitolo a parte dovrebbe essere dedicato alla Val Visdende (10 km), luogo visitato da San Giovanni Paolo II che ne rimase incantato definendola “Tempio di Dio, Inno al Creatore”. Un luogo magnifico che non si può descrivere.
Insomma il Comelico è un territorio interessante, non ancora snaturato, in cui la gente è autentica e in cui alcuni scorci riportano ad un passato lontano ma vivo.